Vertenza Ilva
Aggiornamento del 27 maggio 2020
È stata raggiunta ieri pomeriggio un’intesa tra Arcelor Mittal e RSU aziendali per la soluzione della vertenza presso lo stabilimento di Novi Ligure. L’accordo prevede, nel periodo dal 1° al 28 giugno, l’impiego di 323 unità complessive a settimana.
Positivo il commento del Sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella: «Al momento siamo soddisfatti di questo accordo che permette di far ripartire gli impianti e prevede la massima rotazione possibile del personale. Certo, la partita è ancora tutta da giocare in quanto bisognerà capire come sarà strutturato il piano industriale che l’azienda presenterà il prossimo 5 giugno. In questo particolare momento è fondamentale che lo stabilimento continui a produrre, da ciò dipende il futuro di migliaia di lavoratori, compreso l’indotto, e delle loro famiglie. Per questo – conclude Cabella – il Comune di Novi è e sarà sempre vicino ai lavoratori e si adopererà, per quanto possibile, affinché l’azienda possa continuare a creare quelle opportunità economiche quanto mai necessarie per tutto il territorio novese».
Dichiarazione del Sindaco 25 maggio 2020
Pur riconoscendo che il Comune non è competente in materia di politiche del lavoro anche per la mancanza delle necessarie conoscenze per affrontare temi tanto importanti quanto complessi, di respiro nazionale, che richiedono un approccio qualificato ed autorevole, ho ben chiara – come è chiara a ogni novese che, nelle mie vesti di Sindaco, mi onoro di rappresentare – l’importanza dello stabilimento per l’intero territorio del novese e la necessità che il Comune, nel suo piccolo, faccia tutto quello che può a salvaguardia dei livelli occupazionali.
In questo senso, nei giorni scorsi, mi sono confrontato più volte con le Organizzazioni sindacali e sono stato in costante contatto con la Prefettura. Purtroppo, mi sembra di avvertire, da parte della proprietà, un atteggiamento poco coerente con il momento storico che il Paese sta vivendo. Al di là delle ore di cassa integrazione, che di fatto rientrano (o dovrebbero rientrare) nella normale dialettica tra sindacato e azienda, quello che mi preoccupa veramente è non avere certezze circa la prospettiva dello stabilimento di Novi Ligure.
Il Comune di Novi Ligure è totalmente al fianco dei lavoratori nei modi e nei tempi stabiliti dai sindacati per difendere il lavoro.
Io credo di essere per natura una persona concreta e poco incline a lunghi discorsi e inutili dibattiti, che attribuisco a un modo di far politica autoreferenziale e sterile.
In questi momenti, però, è giusto far sentire la voce preoccupata di una comunità unita e fare in modo che questa preoccupazione sia fatta propria dalla Regione e dalla Provincia, con cui sono in contatto. Con Regione e Provincia dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti per far arrivare al Governo centrale la preoccupazione del territorio, affinché si adoperi per allontanare il timore di un disastro economico e sociale.
Comunicato del 22 maggio 2020
Riteniamo opportuno aggiornare la comunità di Novi sulla situazione relativa alla vertenza ILVA.
L’Amministrazione Comunale martedì 19 ha ricevuto una delegazione della RSU aziendale per ascoltare le motivazioni dei lavoratori; nella mattinata successiva il sindaco ha partecipato ad un incontro in video conferenza che ha visto protagonisti l’Assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, il Prefetto di Alessandria dr. Iginio Olita, le organizzazioni Sindacali territoriali, le RSU e la Direzione Aziendale nelle persone del Direttore di Stabilimento e del Direttore delle Risorse Umane. In tale incontro si era concordato di attendere la convocazione al Mise dal Ministro Patuelli per il 25 maggio previsto per le questioni di importanza generale, ma di affrontare subito nel pomeriggio attraverso una riunione tra Direzione Aziendale e RSU la questione interpretativa del ricorso alla cassa integrazione straordinaria; in serata è stato comunicato l’esito negativo dell’incontro, che ha determinato la permanenza dello stato di agitazione delle maestranze. Nonostante nella giornata di ieri la Prefettura, su richiesta della FIOM CGIL sia nuovamente intervenuta presso il Gruppo Arcelor Mittal Italia, secondo quanto comunicato in serata dal referente dell’azienda, non è stato possibile giungere alla sottoscrizione di un accordo integrativo con le OO.SS. a causa delle posizioni distanti e al momento inconciliabili tra parte datoriale e lavoratori.
Risulta infatti che, nel corso dell’assemblea dei lavoratori tenutasi in data odierna, l’ipotesi di accordo raggiunta con le O.O.S.S. territoriali e la RSU dello stabilimento, sia stata respinta perché ritenuta non sufficiente e che da parte sindacale si sia pertanto chiesto all’azienda di soprassedere fino al prossimo 25 pomeriggio, per riprendere il confronto dopo l’incontro al MISE, convocato per tale data.
Esprimiamo pertanto la massima solidarietà nei confronti dei lavoratori in questo difficile momento, nonché il sostegno alla Prefettura di Alessandria per l’impegno rivolto alla conclusione della vertenza, facendo riserva di ulteriori aggiornamenti.