Progetto "Io non ho paura dell'altro"
A. PERCORSO SENSORIALE La vista è il senso più sfruttato, perché essendo un senso di insieme ci permette di scoprire in un secondo ciò che abbiamo intorno; chi possiede la vista spesso trascura gli altri sensi, l’obiettivo è quello di far capire ai bambini l’importanza dell’olfatto, dell’udito e del tatto e che attraverso il loro uso quotidiano anche le persone prive della vista possono “guardare”il mondo che li circonda. In classe i bambini,a occhi chiusi, odoreranno delle erbe,ascolteranno rumori e esploreranno con il tatto degli oggetti con la finalità di far comprendere loro che non è così difficile scoprire le cose senza la vista. B. MUOVERSI GUIDATI DA UN AMICO A 4 ZAMPE Raccontare ai bambini come se fosse una favola la storia di Nek – cane guida, dell’incontro con Enrica e di come sia stato addestrato per lei, di come la sua vita sia migliorata da quando lui è con lei e del meraviglioso senso di libertà che la pervade quando insieme camminano per le strade del mondo. Rivolto a Scuola Primaria Metodologia Viene privilegiato l’aspetto ludico della sperimentazione. Attraverso questo aspetto è possibile passare dal proprio vissuto alla generalizzazione e alla riflessione. Calendario • Un incontro con gli insegnanti per spiegare le modalità di lavoro con la classe e discutere gli obiettivi. • Un intervento con la classe di due ore (a modulo). • Giorni e orari da concordare con la classe. Sede attività • Nelle sedi delle scuole richiedenti. Riflessioni A conclusione dell’incontro viene chiesto ai bambini di esprimere il proprio pensiero, attraverso la forma scritta o il disegno, sulle emozioni provatee sul fatto che hanno sperimentato in prima persona la condizione di non vedente Relatore Enrica Bosio – Presidente Consulta Pari Opportunità di Novi Ligure PER INFORMAZIONI: URP Comune Novi Ligure – Via P. Giacometti 22 Tel. 0143/772277 |
LABORATORIO DI RIFLESSIONE SULLA DISABILITA’ VISIVA (2)
Tre problematiche che coinvolgono direttamente i privi della vista per la loro crescita umana e culturale, potrebbero destare particolare interesse tra i ragazzi, e prestarsi per una attività di tipo laboratoriale. A. IL LIBRO L’accesso alla cultura, al tempo libero e all’aggiornamento professionale, dipende ancora in linea di massima dal libro. Non potendo utilizzare il libro tradizionale, il non vedente deve poter utilizzare il libro opportunamente modificato. Il libro quindi subisce varie metamorfosi che dipendono principalmente dalla fantasia di chi realmente lo ama. Così il libro può essere di volta in volta: parlato (letto da un lettore o da una sintesi vocale), in Braille (stampato o digitalizzato per essere letto da un display Braille), digitalizzato in formato testo o documento word o pdf, in mp3, in daisy eccetera. Potrebbe quindi essere una utile esperienza coinvolgere i ragazzi alla trasformazione di un libro, magari in sinergia con la Biblioteca cittadina. B. IL FILM L’immagine, a torto o a ragione, ha assunto un ruolo preminente nella nostra società per la trasmissione di informazioni e contenuti, anche culturali o semplicemente di evasione. I film, nello specifico, costituiscono un valido strumento di trasmissione non fruibile pienamente dai disabili visivi. Da qui le audio-descrizioni che intervengono nei momenti di pausa del parlato, per descrivere una sequenza cinematografica. La realizzazione di un film audio-descritto potrebbe costituire l’oggetto di un laboratorio, che aiuterebbe i ragazzi a valorizzare anche i contenuti verbali ancora fondamentali per una adeguata comunicazione. C. L’APPROCCIO INFORMATICO Ormai l’informatica caratterizza sempre più pesantemente ogni aspetto del nostro vivere quotidiano. Se l’informatica rappresenta una autentica rivoluzione, a maggior ragione lo è per i non vedenti che avrebbero finalmente accesso a tutte le risorse disponibili ai normodotati. L’approccio però è profondamente diverso e si aprono ulteriori problematiche (le cosiddette Barriere Elettroniche) che pregiudicano questa potenziale rivoluzione. In laboratorio si potrebbero mostrare le modalità di accesso ai pc (assenza del mouse, sintesi vocali e barre braille), nonché le varie barriere elettroniche che si frappongono specialmente su internet, per cercare di individuare possibili eventuali soluzioni. Rivolto a Scuola Secondaria di II grado Metodologia La didattica ha ampiamente dimostrato la validità del metodo laboratoriale per veicolare concetti, prospettive e contenuti. La realizzazione di un progetto comporta, la cooperazione, il mettersi in gioco, l’apporto delle esperienze personali di ciascuno al servizio del fine comune e l’acquisizione di conoscenza per la realizzazione del progetto stesso. Calendario • Un incontro con gli insegnanti per spiegare le modalità di lavoro con la classe e discutere gli obiettivi. • Un intervento con la classe di due ore (a modulo). • Giorni e orari da concordare con la classe. Sede attività • Nelle sedi delle scuole richiedenti. Riflessioni A conclusione dell’incontro viene chiesto ai bambini di esprimere il proprio pensiero, attraverso la forma scritta o il disegno, sulle emozioni provatee sul fatto che hanno sperimentato in prima persona la condizione di non vedente. Relatore Dott. Walter Scarfia PER INFORMAZIONI: URP Comune Novi Ligure – Via P. Giacometti 22 Tel. 0143/772277 |