Cose da vedere Archivi - Comune di Gangi https://www.comune.gangi.pa.it/argomento-turismo/cose-da-vedere/ Un nuovo sito targato WordPress Tue, 24 Sep 2024 07:29:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 Casa in affitto “Il Vicolo dei Tetti” https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/casa-in-affitto-il-vicolo-dei-tetti/ Wed, 20 Jul 2022 09:55:56 +0000 https://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=6237 Cortile Alberghi, 2 – 90024 Gangi (PA) e-mail giovannimocciaro.gm@gmail.com e-mail ilvicolodeitetti@libero.it Cell: +39 3331476972 Cell: +39 3470622608 WhatsApp   +39 3337110266

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Cortile Alberghi, 2 – 90024 Gangi (PA)

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Mappa Turistica https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/mappa-turistica/ Wed, 06 Oct 2021 09:38:00 +0000 https://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=5312 L'articolo Mappa Turistica proviene da Comune di Gangi.

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Mappa Turistica

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Ufficio Turistico https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/ufficio-turistico/ Tue, 07 Jan 2020 16:59:34 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=2447 Orari – aperto tutti i giorni escluso il lunedì mattina: 09,00 – 13,00 pomeriggio: 15,30 -19,30 Telefono: 0921/501471 e-mail: uffturisticogangi@libero.it

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Orari – aperto tutti i giorni escluso il lunedì

mattina: 09,00 – 13,00

pomeriggio: 15,30 -19,30

Telefono: 0921/501471

e-mail: uffturisticogangi@libero.it

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Carnevale https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/carnevale/ Wed, 01 Jan 2020 15:54:40 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=196 A Cravaccata Martedì di Carnevale A Cravaccata L’origine della manifestazione coincide con quelle che si svilupparono in Europa nel XVIII sec., e l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo, dove ha luogo la premiazione dei vincitori. La giuria è costituita da rappresentanti dell’amministrazione comunale, della Pro-Loco e delle Associazioni operanti nel paese. La stessa si svolge il Martedì di Carnevale a conclusione di un’attività di carattere ricreativo che prevede in particolare il “Carnevale dei Bambini” serate danzanti che si svolgono a partire da Dicembre fino appunto a questa data.

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A Cravaccata Martedì di Carnevale

A Cravaccata

L’origine della manifestazione coincide con quelle che si svilupparono in Europa nel XVIII sec., e l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali.

Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo, dove ha luogo la premiazione dei vincitori. La giuria è costituita da rappresentanti dell’amministrazione comunale, della Pro-Loco e delle Associazioni operanti nel paese.

La stessa si svolge il Martedì di Carnevale a conclusione di un’attività di carattere ricreativo che prevede in particolare il “Carnevale dei Bambini” serate danzanti che si svolgono a partire da Dicembre fino appunto a questa data.

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Domenica delle Palme https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/domenica-delle-palme/ Tue, 31 Dec 2019 16:01:58 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=206 Domenica delle Palme Domenica precedente la Pasqua Profondamente radicata nella tradizione popolare religiosa, la Domenica delle Palme, a Gangi, segna l’inizio delle celebrazioni della Settimana Santa. Una delle sue caratteristiche è l’immutata ripetitività di antichi gesti, di cui sono protagoniste le Confraternite del luogo. Queste, verso le ore 7,00 della mattina della domenica prima di Pasqua, si danno appuntamento nella chiesa della Confraternita di turno (scelta, fin dall’antichità, in base ad un sorteggio che prevede un rigido ordine ciclico) dove si procederà alla spartizione delle palme (assegnate con estrazione a sorte) e quindi all’allestimento delle “Grandi Palme” da portare in processione con fiori, rami di datteri e simboli sacri realizzati artigianalmente, utilizzando le stesse palme, più le “Crocette d’azona” (legno di rovo) preparate fin dalla prima domenica di Quaresima. Contemporaneamente si assiste alla vestizione dei confrati, alcuni con una tunica bianca coperta da un mantello (che ha un colore diverso per ogni singola confraternita), altri con il classico “abitino”, mentre “i tamburinara” indossano le preziose “Rubriche”, antichi abiti settecenteschi ricamati a mano con l’utilizzo di oro e argento. Finiti i preparativi, verso le ore 9,30 parte la processione, che si snoda secondo un rigido protocollo: in testa la confratenita più giovane (quella di San Giuseppe dei Poveri), per ultima la più antica (quella del SS.Salvatore). Dietro ogni “Grande Palma”, portata a spalla, sfilano i confratelli preceduti dai “tamburinara” che annunciano l’arrivo della processione. Il tragitto per le vie del paese vede come prima tappa la Chiesa Madre, dove le Palme vengono benedette, dopo di che la processione riparte per raggiungere la chiesa del S.S. Salvatore, sede della Confraternita più antica dove si proclama solennemente il brano evangelico dell’entrata di Gesù a Gerusalemme. La processione si conclude a mezzogiorno nuovamente nella Chiesa Madre, dove prima di assistere alla Santa Messa, i “tamburinara” daranno luogo ad una spettacolare esibizione ritmica mentre si assiste al suggestivo ingresso delle grandi palme sotto gli archi di accesso della Chiesa Madre. Foto della festività

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Domenica delle Palme
Domenica precedente la Pasqua

Profondamente radicata nella tradizione popolare religiosa, la Domenica delle Palme, a Gangi, segna l’inizio delle celebrazioni della Settimana Santa.

Una delle sue caratteristiche è l’immutata ripetitività di antichi gesti, di cui sono protagoniste le Confraternite del luogo. Queste, verso le ore 7,00 della mattina della domenica prima di Pasqua, si danno appuntamento nella chiesa della Confraternita di turno (scelta, fin dall’antichità, in base ad un sorteggio che prevede un rigido ordine ciclico) dove si procederà alla spartizione delle palme (assegnate con estrazione a sorte) e quindi all’allestimento delle “Grandi Palme” da portare in processione con fiori, rami di datteri e simboli sacri realizzati artigianalmente, utilizzando le stesse palme, più le “Crocette d’azona” (legno di rovo) preparate fin dalla prima domenica di Quaresima.

Contemporaneamente si assiste alla vestizione dei confrati, alcuni con una tunica bianca coperta da un mantello (che ha un colore diverso per ogni singola confraternita), altri con il classico “abitino”, mentre “i tamburinara” indossano le preziose “Rubriche”, antichi abiti settecenteschi ricamati a mano con l’utilizzo di oro e argento.

Finiti i preparativi, verso le ore 9,30 parte la processione, che si snoda secondo un rigido protocollo: in testa la confratenita più giovane (quella di San Giuseppe dei Poveri), per ultima la più antica (quella del SS.Salvatore). Dietro ogni “Grande Palma”, portata a spalla, sfilano i confratelli preceduti dai “tamburinara” che annunciano l’arrivo della processione.

Il tragitto per le vie del paese vede come prima tappa la Chiesa Madre, dove le Palme vengono benedette, dopo di che la processione riparte per raggiungere la chiesa del S.S. Salvatore, sede della Confraternita più antica dove si proclama solennemente il brano evangelico dell’entrata di Gesù a Gerusalemme.

La processione si conclude a mezzogiorno nuovamente nella Chiesa Madre, dove prima di assistere alla Santa Messa, i “tamburinara” daranno luogo ad una spettacolare esibizione ritmica mentre si assiste al suggestivo ingresso delle grandi palme sotto gli archi di accesso della Chiesa Madre.

Foto della festività

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San Giuseppe https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/san-giuseppe/ Sat, 28 Dec 2019 15:57:55 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=199 “Fari a San Giuseppi”: la festività di San Giuseppe è molto sentita a Gangi. I festeggiamenti in onore del Santo cominciano alcune settimane prima con celebrazioni religiose, “i sittini”, e popolari. La festa è preceduta da una processione del Bambino Gesù (“U Bomminiddu”) per le vie del paese. Essa viene celebrata contemporaneamente, in due Chiese chiamate San Giuseppe dei “Ricchi” e San Giuseppe dei “Poveri”, dove viene distribuito ai fedeli “u pani di San Giuseppi” (panini benedetti offerti per voto, fatto da alcuni fedeli). Alcune settimane dopo con l’arrivo del bel tempo, a Gangi alcune famiglie per devozione usano “fari a San Giuseppi”; generalmente svolto nelle residenze di campagna, consiste nell’offrire alle persone un pranzo caratteristico (un tempo offerto solo ai poveri ) a base di pasta e lenticchie, baccalà fritto con contorno di finocchi bolliti, un’arancia, acqua e vino.

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“Fari a San Giuseppi”: la festività di San Giuseppe è molto sentita a Gangi. I festeggiamenti in onore del Santo cominciano alcune settimane prima con celebrazioni religiose, “i sittini”, e popolari. La festa è preceduta da una processione del Bambino Gesù (“U Bomminiddu”) per le vie del paese. Essa viene celebrata contemporaneamente, in due Chiese chiamate San Giuseppe dei “Ricchi” e San Giuseppe dei “Poveri”, dove viene distribuito ai fedeli “u pani di San Giuseppi” (panini benedetti offerti per voto, fatto da alcuni fedeli).
Alcune settimane dopo con l’arrivo del bel tempo, a Gangi alcune famiglie per devozione usano “fari a San Giuseppi”; generalmente svolto nelle residenze di campagna, consiste nell’offrire alle persone un pranzo caratteristico (un tempo offerto solo ai poveri ) a base di pasta e lenticchie, baccalà fritto con contorno di finocchi bolliti, un’arancia, acqua e vino.

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Lunedì dello Spirito Santo https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/lunedi-dello-spirito-santo/ Fri, 27 Dec 2019 16:04:38 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=215 Festa dello Spirito Santo Lunedì successivo alla Pentecoste Il culto attorno alla Sacra Immagine conservata nel Santuario dello Spirito Santo (sono solo due i Santuari dedicati allo Spirito santo in tutta Europa) riveste una enorme importanza per gli abitanti del luogo in quanto Esso è il protettore della città. Nella pietà popolare e devozionale dei gangitani e dei pellegrini dei paesi vicini, l’immagine dell’Eterno Padre assunse la connotazione particolare dello “Spirito Santo” in direzione dell’antico culto e della intitolazione della chiesa: una connotazione conservata ancora oggi in quella affascinante icona religiosa che tutti conoscono come “l’immagine dello Spirito Santo di Gangi” ed esaltata il lunedì di Pentecoste (retaggio della liturgia delle Chiesa orientale) nel quali si celebra, ormai da oltre 370 anni, la “Festa dello Spirito Santo” con la devota processione che vede oltre 40 icone lignee di Santi partire dalle chiese del Borgo per raggiungere il santuario ai piedi di Gangi e “correre” verso l’interno del santuario a rendere omaggio alla Spirito Santo. Una antica tradizione che probabilmente riflette quella “processione verso lo Spirito Santo” di cui parlava san Basilio Magno, vissuto nel IV secolo: nel suo Trattato sullo Spirito Santo egli postulava infatti che << come i corpi trasparenti e nitidi al contatto di un raggio diventano anch’essi molto luminosi ed emanano da se nuovo bagliore, così le anime che hanno in se lo Spirito e che sono illuminate dallo Spirito diventano anch’esse sante e riflettono la grazia sugli altri >>, e in una delle sue omelie illustrava soprattutto come i Santi <<corrono verso lo Spirito Santo>>. Un concetto, quello di san Basilio, che appare trasposto nella solennità del Lunedì dello Spirito Santo che si svolge ogni anno nel Santuario di Gangi e che conferma le radici antichissime e greco-orientali di questa festività: a Gangi, infatti, tale concetto viene da secoli rappresentato attraverso l’incedere processionale dei “Santi” verso lo Spirito Santo, ossia attraverso la lunga processione che snodandosi per le vie cittadine porta statue (rappresentazioni) dei Santi verso la chiesa dello Spirito Santo, ma soprattutto attraverso i cosiddetti miracoli di’ Santi, i quali entrano nel santuario con un ritmo tipico di danza ad esprimere, alla maniera degli ebrei, che alla vista di Gerusalemme intonavano inni di gioia e di letizia al Signore. Foto della festività  

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Festa dello Spirito Santo
Lunedì successivo alla Pentecoste

Il culto attorno alla Sacra Immagine conservata nel Santuario dello Spirito Santo (sono solo due i Santuari dedicati allo Spirito santo in tutta Europa) riveste una enorme importanza per gli abitanti del luogo in quanto Esso è il protettore della città.

Nella pietà popolare e devozionale dei gangitani e dei pellegrini dei paesi vicini, l’immagine dell’Eterno Padre assunse la connotazione particolare dello “Spirito Santo” in direzione dell’antico culto e della intitolazione della chiesa: una connotazione conservata ancora oggi in quella affascinante icona religiosa che tutti conoscono come “l’immagine dello Spirito Santo di Gangi” ed esaltata il lunedì di Pentecoste (retaggio della liturgia delle Chiesa orientale) nel quali si celebra, ormai da oltre 370 anni, la “Festa dello Spirito Santo” con la devota processione che vede oltre 40 icone lignee di Santi partire dalle chiese del Borgo per raggiungere il santuario ai piedi di Gangi e “correre” verso l’interno del santuario a rendere omaggio alla Spirito Santo.

Una antica tradizione che probabilmente riflette quella “processione verso lo Spirito Santo” di cui parlava san Basilio Magno, vissuto nel IV secolo: nel suo Trattato sullo Spirito Santo egli postulava infatti che << come i corpi trasparenti e nitidi al contatto di un raggio diventano anch’essi molto luminosi ed emanano da se nuovo bagliore, così le anime che hanno in se lo Spirito e che sono illuminate dallo Spirito diventano anch’esse sante e riflettono la grazia sugli altri >>, e in una delle sue omelie illustrava soprattutto come i Santi <<corrono verso lo Spirito Santo>>. Un concetto, quello di san Basilio, che appare trasposto nella solennità del Lunedì dello Spirito Santo che si svolge ogni anno nel Santuario di Gangi e che conferma le radici antichissime e greco-orientali di questa festività: a Gangi, infatti, tale concetto viene da secoli rappresentato attraverso l’incedere processionale dei “Santi” verso lo Spirito Santo, ossia attraverso la lunga processione che snodandosi per le vie cittadine porta statue (rappresentazioni) dei Santi verso la chiesa dello Spirito Santo, ma soprattutto attraverso i cosiddetti miracoli di’ Santi, i quali entrano nel santuario con un ritmo tipico di danza ad esprimere, alla maniera degli ebrei, che alla vista di Gerusalemme intonavano inni di gioia e di letizia al Signore.

Foto della festività

 

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Memorie e tradizioni nel “Borgo più bello d’Italia” https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/memorie-e-tradizioni-nel-borgo-piu-bello-ditalia/ Thu, 26 Dec 2019 15:06:43 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=97 Storia, cultura, gastronomia Gangi. Memorie e tradizioni nel “Borgo più bello d’Italia” è un viaggio fra le tradizioni e gli antichi sapori del borgo medievale, oggi anche Gioiello d’Italia, alla riscoperta delle eredità lasciateci dalle generazioni passate: ricordi, tramandati da padre a figlio e da madre a figlia, che identificano la comunità nella sua autentica essenza. Un momento di rievocazione storico-etno-gastronomica inderogabile per non disperdere la memoria del passato. Di un cibo legato indissolubilmente alla vita dei campi, alle abitudini agli usi ed ai costumi di una comunità.L’ edizioni ripercorrono le memorie e le tradizioni etniche e gastronomiche di uno dei periodi più floridi del borgo quando, a cavallo fra Ottocento e Novecento, con i suoi oltre 16.000 abitanti Gangi era il borgo più florido e popoloso delle Madonie: un’epoca in cui la vita agreste, pur con le sue contraddizioni, regolava il modus vivendi della comunità e della società siciliana. La manifestazione propone uno spaccato della vita quotidiana di quel periodo, la saggezza degli usi e dei costumi, la spontaneità dei bambini nei giochi di strada, la sapienza dei mestieri legati alla terra, la memoria orale, le abitudini quotidiane, le differenze sociali, i momenti che si fanno rito e non ultimo, i sapori di un passato non molto lontano ispirati e condizionati dalla civiltà contadina. In uno dei contesti ambientali più caratteristici del borgo – l’ampio scenario urbano compreso fra il castello ventimigliano, la chiesa della Catena e la piazza cittadina, la parte più antica e suggestiva del borgo medievale -, e lungo le sue strade, verranno dunque rievocati gli usi, le tradizioni e le abitudini gastronomiche con i piatti tipici del borgo, con numerosi figuranti in abbigliamento dell’epoca, frutto di una profonda quanto accurata ricerca storica. Info: http://memorieetradizioni.webnode.it

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Storia, cultura, gastronomia

Gangi. Memorie e tradizioni nel “Borgo più bello d’Italia” è un viaggio fra le tradizioni e gli antichi sapori del borgo medievale, oggi anche Gioiello d’Italia, alla riscoperta delle eredità lasciateci dalle generazioni passate: ricordi, tramandati da padre a figlio e da madre a figlia, che identificano la comunità nella sua autentica essenza. Un momento di rievocazione storico-etno-gastronomica inderogabile per non disperdere la memoria del passato. Di un cibo legato indissolubilmente alla vita dei campi, alle abitudini agli usi ed ai costumi di una comunità.L’ edizioni ripercorrono le memorie e le tradizioni etniche e gastronomiche di uno dei periodi più floridi del borgo quando, a cavallo fra Ottocento e Novecento, con i suoi oltre 16.000 abitanti Gangi era il borgo più florido e popoloso delle Madonie: un’epoca in cui la vita agreste, pur con le sue contraddizioni, regolava il modus vivendi della comunità e della società siciliana.

La manifestazione propone uno spaccato della vita quotidiana di quel periodo, la saggezza degli usi e dei costumi, la spontaneità dei bambini nei giochi di strada, la sapienza dei mestieri legati alla terra, la memoria orale, le abitudini quotidiane, le differenze sociali, i momenti che si fanno rito e non ultimo, i sapori di un passato non molto lontano ispirati e condizionati dalla civiltà contadina.

In uno dei contesti ambientali più caratteristici del borgo – l’ampio scenario urbano compreso fra il castello ventimigliano, la chiesa della Catena e la piazza cittadina, la parte più antica e suggestiva del borgo medievale -, e lungo le sue strade, verranno dunque rievocati gli usi, le tradizioni e le abitudini gastronomiche con i piatti tipici del borgo, con numerosi figuranti in abbigliamento dell’epoca, frutto di una profonda quanto accurata ricerca storica.

Info: http://memorieetradizioni.webnode.it

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Lo Zoppo di Gangi https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/lo-zoppo-di-gangi/ Tue, 24 Dec 2019 08:46:08 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=2375 Vulgo dicto lu Zoppo di Gangi Nel periodo del 1500 Gangi trovava lustro in due artisti, Giuseppe Salerno e Gaspare Vazzano, le cui opere sparse per tutta la Sicilia ancora oggi incantano. La storia e la legenda di due grandi pittori che adottarono lo stesso pseudonimo. Visita le opere presenti nella Galleria.

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Vulgo dicto lu Zoppo di Gangi
Nel periodo del 1500 Gangi trovava lustro in due artisti, Giuseppe Salerno e Gaspare Vazzano, le cui opere sparse per tutta la Sicilia ancora oggi incantano. La storia e la legenda di due grandi pittori che adottarono lo stesso pseudonimo.
Visita le opere presenti nella Galleria.

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Gangitanus sculptor https://www.comune.gangi.pa.it/turismo/gangitanus-sculptor/ Tue, 24 Dec 2019 08:43:44 +0000 http://www.comune.gangi.pa.it/?post_type=turismo&p=2372 Filippo Quattrocchi Gangitanus sculptor Il “senso barocco” del movimento. Gangi ha reso omaggio ad uno dei suoi più illustri figli durante una mostra nella quale sono state esposte alcune delle sue opere più importanti. Visita le opere presenti nella Galleria.

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Filippo Quattrocchi Gangitanus sculptor Il “senso barocco” del movimento. Gangi ha reso omaggio ad uno dei suoi più illustri figli durante una mostra nella quale sono state esposte alcune delle sue opere più importanti.

Visita le opere presenti nella Galleria.

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